Droga e controlli a senso unico: la rabbia dei cittadini sui social

Droga e controlli a senso unico. Basta scorrere i post di uno dei gruppi Facebook dedicati a Mestre, come  “Sei di Mestre Se…” per imbattersi in racconti di cittadini esasperati che stanno notando un diverso trattamento nel corso dei controlli anti-assembramento per il contenimento di Covid-19. Ecco la testimonianza di questa cittadina che risale a qualche giorno fa:

 

Questa mattina in bicicletta ho attraversato il parco Bissuola da via San Donà a via Bissuola per rientrare a casa dopo essere stata ad assistere una persona anziana e non autosufficiente. Naturalmente sono stata subito fermata dalla pattuglia della polizia locale li di presidio. 20 metri dopo sempre all’interno del parco purtroppo mi sono imbattuta con la solita persona di colore che vive mangia dorme piscia e caga sotto il centro civico, come da copione mi ha sputato addosso…. possibile che le forze dell’ordine non facciano nulla?! Possibile che io venga fermata transitando in bicicletta e a questo rifiuto della società sia tutto concesso anche sotto gli occhi della polizia?! Una vergogna! Brugnaro, Zaia dove siete….?!

Ed a leggere i commenti non sembra essere stato l’unico caso di questo tipo:

Ieri parco Allende…polizia ha allontanato tutti i presenti, alcuni ragazzi di colore sono rimasti là indisturbati a bere e a fumare …a domanda….perché ?…risposta…perché sono senza fissa dimora

Prosegue poi l’allarme legato alla sicurezza. Nonostante il lockdown i cittadini sottolineano una certa sicurezza. Ecco quanto segnalato sulla pagina di “Immagini di Venezia, Marghera, Mestre”:

Attenzione persone che entrano nei giardini dei condomini o meglio si nascondono per presunta assunzione di droga. Accade a Marghera, quando un residente e li ha invitati ad uscire la loro risposta risultava prima evasiva: “non facciamo nulla di male”, poi: “vedi, la ragazza sta male”. Allontanandosi hanno poi inveito contro il residente che, a sua volta, segnalava il fatto al 113. Gravissimo il fatto che, non solo si trattava di minori, ma anche “in trasferta”, infatti sembra fossero provenienti da Chioggia.
Ci si chiede come possano essere passati inosservati con tutte le misure restrittive per l’emergenza sanitaria pianificate sul territorio e senza alcuna protezione alle mani e facciale.
Nessuno é poi intervenuto sebbene sollecitati.