Volontariato, Garanzia Civica: “il Comune di Venezia continua a ignorarci”

A Radio Terraferma Da Sogno intervista ad Andrea Gusso, presidente di Garanzia Civica. In una lettera aperta si accusa il Comune di Venezia di non ascoltare il mondo del volontariato.

Ascolta “Garanzia Civica: “il Comune di Venezia non ascolta il mondo del volontariato”” su Spreaker.

 

Ecco il testo della lettera:

“Solo qualche giorno fa, il Presidente della Repubblica si è recato nella vicina Padova, capitale europea 2020 del volontariato. Rivolgendosi a tutti coloro che operano nel terzo settore ha dichiarato: “Voi contribuite a rendere migliore l’Italia e a presentare una prospettiva di autentica crescita civile in Europa” e ha ricordato i valori inestimabili che animano le associazioni di volontariato: gratuità, condivisione, costanza e, aggiungiamo noi, reciprocità, coerenza e tanto sacrificio. La legge quadro n. 328/2000 nel dettare le modalità per la realizzazione di un sistema integrato di servizi e interventi sociali, ne ha riconosciuto e valorizzato il ruolo individuando tali organizzazioni fra i soggetti che i Comuni, le Regioni e lo Stato debbono coinvolgere per il miglioramento di un sistema che negli ultimi vent’anni ha consentito un considerevole ampliamento della mole di attività che le istituzioni pubbliche sono così in grado di assicurare a fasce sempre più ampie di cittadini in attuazione degli artt. 2, 4 e 38 della Costituzione.

“La passione sconfigge l’indifferenza” ha detto, fra l’altro, il presidente Mattarella, ma non la Sua assessore Venturini. Nonostante il ruolo riconosciuto al volontariato da Stato e Regioni per il fattivo contributo che quotidianamente dà alla soluzione di tanti problemi, il Comune di Venezia non ha ritenuto negli ultimi 5 anni né di confrontarsi in maniera istituzionale con questa realtà attraverso la specifica Consulta, mai convocata; né tantomeno, a dispetto della delega di curare i rapporti con il volontariato conferitale dal Sindaco, di avere non diciamo tanti, ma almeno un incontro con le associazioni che operano nel territorio.

Spiace, dopo aver tanto atteso silenziosamente operosi, doverlo dire a qualche mese dalla conclusione del Suo mandato: ci auguriamo solo che Lei o il suo successore abbiate nella prossima consiliatura modo e tempo di istituire un confronto permanente con il nostro mondo, adempiendo finalmente all’art.118 della costituzione”.

Dalle colonne de Il Gazzettino è arrivata la replica dell’assessore Venturini:  «Non mi risulta di aver mai ricevuto mail o richieste di incontro da questa associazione – ribatte l’assessore Venturini – Tutti sanno che le mie porte sono sempre aperte e presumo che il motivo di questa polemica sia meramente politico ed elettorale. Visto il momento storico che vive il paese non ho intenzione di alimentare questo genere di polemiche. Un assessore non può rincorrere tutti ma in questi quattro anni ho risposto a tutti gli inviti, e non passa giorno che non incontri qualche associazione. Se i rappresentanti di Garanzia civica hanno proposte interessanti e spirito costruttivo li aspetto a Ca’ Farsetti o in villa Querini, dove tutte le altre associazioni di volontariato e impegnate nel sociale, che sanno di poter contare sull’aiuto del Comune, sanno di potermi trovare»