Ripartire da artigianato e mestieri, Luigi Fozzati (Forum Arsenale): “L’acqua di Venezia non parla più”

A Radio Terraferma Da Sogno l’intervista a Luigi Fozzati, presidente del Forum Arsenale. In una lettera aperta inviata al governatore Zaia ed al sindaco Brugnaro e sottoscritta da venti associazioni, si lanciano le proposte per ripartire dopo l’attuale crisi sanitaria ed economica. Venezia deve tornare ad essere il centro del artigianato e del restauro.

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Nella lettera si propone di trasformare l’Arsenale in un centro dell’artigianato e del restauro di qualità.  «L’attuale crisi sanitaria, sociale ed economica evidenzia i limiti della monocultura turistica affermatasi ormai da tempo e confermatasi negli ultimi anni – si legge nella lettera – questa stessa crisi apre tuttavia nuove  non trascurabili opportunità finora non percorribili. I proprietari di case affittate finora ai turisti con contratti di pochi giorni e quindi ora vuote, avranno convenienza ad affittarle a residenti con contratti annuali, soprattutto se saranno incentivati a farlo da una riduzione di tasse e imposte. Le proprietà immobiliari del Comune possono supportare lo sviluppo di attività diverse dal turismo, per rilanciare la residenzialità e ri bilanciare il sistema produttivo della città verso la manifattura e l’artigianato di qualità, insediandovi cantieri per le barche tradizionali e storiche in legno, come pure opere e strutture marittime in legno, attività di conservazione, studio e produzione culturale correlata. Il Comune potrebbe incentivare l’utilizzo del patrimonio abitativo pubblico e privato della città storica da parte di giovani che desiderino venire a vivere e lavorare a Venezia; limitare la monocultura delle rendite turistiche speculative; emettere un bando per la concessione di edifici e spazi aperti dell’Arsenale nord ad attività artigianali e cantieristiche legate alla riparazione e restauro, al recupero, al rinnovo e alla manutenzione delle imbarcazioni in legno, sia piccole tradizionali che grandi e grandissime; creare una scuola per i mestieri della cantieristica e a questa collegati (per esempio i fabbri), perché si produca tutto quello che serve a rinnovare e manutenere imbarcazioni storiche e tradizionali; avviare un piano per il completo recupero delle Tese e degli edifici in abbandono» L’appello è stato firmato da: Arzanà, Serenissima, El Felze, Faro, Italia Nostra, Venezia Cambia, Vele al Terzo, festa della Sensa, We are Venice, No Grande aeroporto, Museo della Marineria di Cesenatico, Il Nuovo trionfo, Ecoistituto Alex Langer. Gruppo 25 Aprile, Venezia Autonoma, Carpentieri e Calafati, Istituto italiano Archeologia navale.