Venezia deserta, le guide turistiche: “mai vista una cosa del genere”

A Radio Terraferma Da Sogno l’intervista ad Anna Bigai, presidente della Cooperative Guide di Venezia nonché vicepresidente nazionale di categoria che ci racconta il dramma per il turismo dovuto all’emergenza Coronavirus.

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“Siamo molto preoccupati, come professionisti abbiamo visto azzerato il nostro lavoro nel giro di poche ore. Non vediamo la fine del tunnel. Le misure restrittive a noi convengono, speriamo che questo sia il modo per contenere questa piaga tremenda. Speriamo che tutto questo aiuti a portarci fuori da questa situazione quanto prima. Dall’estero abbiamo ricevuto solo cancellazioni, non tanto per la paura di venire in Italia ma per i disagi di partenze e rientri. Molte cancellazioni, prima della chiusura totale, avvenivano proprio per questo”.

VENEZIA DESERTA – “Veramente impressionante, una cosa mai successa. Siamo molto angosciati, speriamo che l’immagine della nostra città possa risorgere quanto prima. Siamo a partita iva, non abbiamo nessun ammortizzatore sociale. A livello nazionale ci stiamo attivando per avere dei ristori, sarebbe importante una dilazione delle imposte e della previdenza. Ci sono scadenze a breve dalla metà di maggio che sono molto impegnative e onerose. Anche l’amministrazione di Venezia ci sta aiutando, il sindaco si è mostrato molto disponibile e siamo contenti di quanto si sta facendo a livello locale. L’Italia vive di turismo, di quelle che sono le nostre meraviglie d’arte e di storia. Tutto sembra annullato, come se non esistesse nulla. E’ difficile immaginare quando si potrà tornare alla normalità”.

RISCHIO REDDITO ZERO – “Gli alberghi sono vuoti hanno tantissimo personale impossibile sostenere i costi. Noi siamo 40 soci in cooperativa ed abbiamo tre dipendenti che dovranno andare in cassa integrazione in deroga. In questi anni di mandato ho sempre cercato di tutelarli e sono molto dispiaciuta soprattutto per questi nostri dipendenti. Se non lavoriamo e produciamo siamo a reddito zero. Abbiamo avuto un inverno difficile per l’acqua alta per la concorrenza sleale dell’abusivismo. Speravamo nella rinascita di una stagione che si annunciava come ottima, nel giro di poche ore tutto è stato spazzato via. Ci aspettiamo un grande aiuto dalle istituzioni per rilanciare la nostra immagine, senza di loro sarà difficoltoso”.